Feb 22 2023 - Feb 22 2023

KYRIĖ

About

«28 maggio, mercoledì. Reparto di Ematologia». Il sipario si apre, seducente, mettendo in scena il primo atto di questa struggente danza corporea. Arrivò mezzanotte inevitabilmente e martedì 27 diventò mercoledì 28 – se non in modo siderale, almeno in modo legale o secondo l’ora in vigore. Davanti ai miei occhi, una decina di minuti dopo mezzanotte cessasti di respirare. Esitavo a schiacciare il pulsante del sistema di comunicazione interna per parlare con gli infermieri. Passarono una ventina di secondi durante i quali io mi dicevo che con tutta quella respirazione rantolante, ma che era parsa sempre profonda, forse avevi potuto immagazzinare molto ossigeno, addirittura in eccesso, un po’ come un tuffatore prima del tuffo. Dai avanti respira! - Schiacciai il pulsante. Tre o forse quattro infermiere nella stanza, di cui due bionde, che non avevo mai visto prima e che erano sicuramente del turno di notte. Un secondo per auscultare, un altro per la pressione e un terzo per tentare di provocare il riflesso di contrazione dell’iride. Come se fosse la loro specialità, nient’altro che una serie di constatazioni di decesso tutto il santo giorno, sette giorni alla settimana. Ci dissero che potevamo chiamare un’impresa di pompe funebri a nostra scelta. E dissero qualcosa a proposito dell’atto di morte. Senza dubbio era che ce ne avrebbero spedito una copia il giorno stesso. Io avrei letto la mia copia solo un anno dopo. Un ultimo bacio? - Rimasi immobile. Anche facendo astrazione della mia fobia dei parassiti, se mi chinavo, come fare ad alzarmi senza dovermi promettere solennemente di esigere, che ti facessi resuscitare? Mentre invece – secondo le regole del mio gioco – se restavo dritta, avrei potuto eventualmente trascinarmi fuori dall’ospedale facendo scivolare un piede davanti all’altro. Fu tolta la coperta e il sudario fu messo su di te dal basso in alto; togliendo la blusa dell’ospedale solo nel momento in cui ti dovevano mettere dentro le braccia, come in una camicia di forza. Un altro pacco pronto per la spedizione all’industria delle pompe funebri. Non sono vestita a lutto - se non per il fatto che vesto sempre di nero. Mi misi di fianco alla bara, più ti guardavo e più avevo l’impressione che respirassi ancora e regolarmente, fosse anche solo superficialmente. Nessuna resurrezione, neppure il più piccolo palpito percettibile visivamente. Dovevi proprio non esserci più. Allora, come fare perché il mio di cadavere, ancora palpitante, uscisse da quella stanza? Motivi geometrici sul pavimento - ovviamente non hanno pulito le fughe delle piastrelle, nessuno ci pensa mai alle fughe delle piastrelle? Non conosco ovviamente quanti milioni, miliardi, nonilioni di pianeti si sono dati una vera eutanasia termonucleare quella notte tra il 27 e il 28 maggio, ma la Terra, ahimè non era ancora tra questi. Siamo ancora nel pre-spettacolo, nella genesi del mio assolo disperato, ballato in coppia. «Kyrie eliason».
Date
  • Feb 22 2023 - Feb 22 2023

Location
Performer
  • Beatrice Bonadio

Regia
  • Giovanna Pesce Dalla Francesca

FUHLEN COLLECTIVE LOGO